No niente, è che ieri sera ho trovato il secondo/terzo uomo al mondo per cui valga la pena di buttarmi nel pogo, pensare di lanciargli il reggiseno di La Perla che ho addosso (ma non lo faccio: ormonale sì, mica cretina), strappare la tracolla della borsa, considerare che sì, le Dr. Martens sono le scarpe definitive, morite tutti.
E mentre sono seduta a fianco di un paninaro tirato a lucido, con un panino alla salsiccia nella mano sinistra, una birra nella destra, con addosso il sudore di nani e giganti, in sottofondo della musica di merda, accanto dei tamarri che urlano parolacce a Siri, penso che sto bene. Ma così bene che, non mi sorprendo, proprio non sento il bisogno di nient'altro.
Registriamo il 3 novembre come migliore serata 2013, con tante grazie ai Queens of the Stone Age.
Josh Homme ha tanta presenza, sostanza vocale e fisica, e una camicia da boscaiolo. Ci trovo molta eleganza, in quest'uomo. Lo vedi, è un quarto di bue solido, sodo e tatuato. Sul palco è un armadio che canta e indossa la chitarra come se fosse un giocattolo tra le sue braccia. Dice cose zozze nelle canzoni che vorresti pensare che fossero romantiche ma che non lo sono. E lo fa con la naturalezza di chi ha nel sangue il talento ma anche il mestiere delle rockstar: senza gigioneggiare come Mike Patton, senza quel tocco di sofferenza che rende tanto romantico Eddie Vedder, ma mettendoci una leggerezza sostanziale e tanta disinvoltura. Anche lui è elegante, sì.
[minima ormonalia]
2 commenti:
Homme non sapevo fosse in vari gruppi contemporaneamente; io lo conoscevo per gli Eagles of Death Metal che mi piacciono assai.
Ad esempio qui:
http://www.youtube.com/watch?v=3t9A5pWkMnY
Non avresti potuto postarlo meglio, è il post definitivo. A questo punto puoi chiudere il blog.
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